CAMPAGNA - Pastello di Flavio Zappitelli

4 novembre 2007

la vita va avanti

Mio padre era tipografo. Insieme a mia madre aprirono una piccola tipografia a Parigi. Non ho mai conosciuto gente coraggiosa come loro. Lavoravano giorno e notte. Infatti, li vedevo molto poco...
Aver un figlio maschio per mio padre significava anche aver un erede. Lo rivedo ancora mettere mio fratellino dentro un cartone pieno di pezzi di carta dicendogli: sarai tipografo!
La morte di un bambino è la più grande sofferenza che possa esistere per dei genitori.
Mio padre persi un amatissimo figlio e un erede maschio.

Qualche anno dopo nacque mia sorella. Che gioia! Di nuovo poter amare una creatura tutta mia! Dato che i miei genitori si erano tuffato ancora di più nel lavoro, diventai la seconda mamma di mia sorella. Così siamo cresciute molto unite.
Non sapevamo che la vita ci avrebbe divise.

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