CAMPAGNA - Pastello di Flavio Zappitelli

14 agosto 2008

Esilio

Burocrazia e salute, due settori che mi hanno fatto impazzire i primi anni a Milano. Certo che non si parlava di Europa Unita all'epoca... o almeno non se ne vedeva neanche un briciolo di possibilità.
Praticamente eravamo a Milano non per chiedere del lavoro sottraendone agli italiani, ma per procurarne a degli italiani. Eppure il fatto di essere stranieri ci complicava la vita sia con l'Italia sia con la Francia.
Il primo esempio che mi fece veramente sentire impotente davanti alla burocrazia fu la mia prima gravidanza.
Eravamo da due anni a Milano e ancora non sapevo a che salsa sarei stata mangiata dalla Sanità italiana e da quella francese. Infatti i miei guai iniziarono con la gravidanza!
In Francia, all'epoca, una lastra dei polmoni era obbligatoria al terzo mese di gravidanza per poter usufruire della sanità gratuita e degli assegni famigliari.
Istintivamente sentì che i raggi X avrebbero fatto del male al mio bambino e rifiutai di fare questo esame. Ma di fronte avevo una Istituzione francese drastica, niente lastra ai polmoni, niente aiuti.
Dato che avevo fatto delle lastre alle cervicali l'anno precedente in un laboratorio milanese, provai a telefonare al radiologo per spiegargli il mio problema. Le lastre erano sì delle mie cervicali, ma questo medico molto "voyeur" mi aveva fatto spogliare a suo piacere, lasciandomi solo le mutandine, sotto il pretesto che voleva fare una lastre anche delle dorsali, quindi anche dei polmoni. Io, con l'ingenuità dei miei 20 anni e del mio carattere l'avevo creduto e non osai dire niente quando mi passò la mano con disinvoltura sui miei candidi seni...
Questo signore poco serio, per non dire altro, mi rispose che non poteva utilizzare queste lastre per dichiarare che i miei polmoni erano puliti. Se volevo, mi avrebbe rifatto una radiografia!!!
(Qualche anno dopo, questo non so come chiamarlo, mi telefonò per chiedermi un favore di lavoro. Nel frattempo ero un pò cresciuta... la mia risposta fu poco amabile, direi piuttosto violenta e, contrariamente alla mia natura, mal educata!).
Questa era una parentesi.
Per tornare alla radiografia dei polmoni al terzo mese di gravidanza, adesso sembrerebbe un'eresia... in gravidanza oggi si evitano i Raggi X, anche dal dentista. Ma, racconto sempre questo episodio della mia vita alle mamme che accompagno in gravidanza per far capire che le nuove ecografie tridimensionali fatte ogni mese potrebbero essere pericolose. Nuove scoperte tecnologiche, nuove conseguenze possibili sulla salute del feto.
Comunque rifiutai di fare questa radiografia dei polmoni e così, messa al bando della sanità francese, non potei beneficiare di aiuto sanitario gratuito.

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