CAMPAGNA - Pastello di Flavio Zappitelli

25 aprile 2009

IL TORO



Dei tre segni di Terra, il Toro è il più pittoresco. Il segno è rappresentato dall’animale, il Toro, ma questo bovino può essere visto sotto i suoi diversi aspetti: la mucca tenera che procura il latte, cibo di prima necessità, il bue possente che tira l’aratro a passo lento, con uno sforzo che sa affrontare tenacemente l’ostacolo e il toro reso furioso, dopo essere stato eccitato, che combatte nell’arena. Il segno esprime essenzialmente le qualità di base di queste tre figure: pesantezza, spessore, lentezza, stabilità, forza, coraggio, tenacia, resistenza, calma, violenza istintiva.
Venere è il suo Maestro.
Marte è in esilio in questo segno, poiché toglie la dinamica all’azione.

Ecco un segno abbastanza facile da studiare! E’ il segno dello zodiaco il più facile da riconoscere dalla fisionomia, dal ritmo e dall’attitudine. Lo si riconosce spesso dall’andatura, passi pesanti, lenti ma nello stesso tempo ritmici e determinati: una massa in movimento difficile da fermare istantaneamente. Se passeggia in compagnia, lo si vede che si ferma quando parla. O cammina, o parla. Questa persona ha tendenza ad abbassare la testa e a guardare per terra quando cammina come se oltre a prenderci appoggio con i piedi, dovesse prenderci appoggio anche con gli occhi. Caratteristici sono gli occhi: spesso del tipo bovino, comunque sono grandi e lo sguardo rispecchia la lentezza del loro movimento. La stretta di mano è calorosa, avvolgente, accogliente. La voce è calda, ben impostata, spesso voluttuosa, sensuale. Qualche volta ne fa uso per sedurre. Questa voce è quella di un cantante, sopratutto lirico. Non sarebbe esatto dire che tutte le persone nate sotto questo segno cantano, ma in molti di loro c’è una naturale attrazione per la musica; hanno l’udito particolarmente sviluppato. Il Toro è un sensoriale e gode attraverso i suoi sensi. I suoi amici conoscono bene la sua golosità, invitarlo a pranzo è un’impresa per la cuoca, poiché non si accontenta di un’insalatina della nouvelle cuisine…Hai presente Bud Spencer o Obelix a tavola? Ma questo simpaticone non si accontenta di mangiare, come cuoco nessun è più bravo del Toro...

Venere è il pianeta dell’amore e dell’arte. Questo pianeta governa il Toro e la Bilancia. Nel Toro è veramente l’amore carnale, l’amore del bello non nel senso estetico ma del bello comodo, del bello buono, del bello alla Rubens. Nel Toro, Venere è il pianeta del piacere, anche della lussuria. Godereccio, questo segno lo è soprattutto a letto, la sensualità diventa travolgente, di tutti i segni è quello che vive di più l’unione nella comunione carnale. Questa potente energia sessuale attiva anche una creatività che non va sottovalutata: oltre al canto, alla musica e alla cucina, il Toro è dotato per la pittura e la decorazione.

E’ ovvio che questo segno infonde sicurezza, non solo per la sua forza fisica, si dice “forte come un toro”, ma anche per la sua forza interiore. Sembra che questa persona sia capace di perseguire i suoi fini, le sue mete, spazzando via gli ostacoli dopo un lavoro di pazienza e di grande costanza. Ha la testa dura il nostro Toro! Diciamolo: è testardo…Se questa caratteristica può essere utile, può anche restringere l’apertura alle idee altrui. Il Toro non si adatta, appartiene alla croce dei segni cosiddetti fissi: Toro, Leone, Scorpione, Aquario. Questa croce è considerata come il simbolo dell’ordine del mondo o, più esattamente, come la croce della Manifestazione che fissa i valori di quello che si forma e si sviluppa. Il Toro è proprio così: è la terra che produce, nella quale la vita si forma e si sviluppa. Il Toro è la terra della Grande Madre. Mucca, bue o torello, il nostro Toro sviluppa sempre il piacere di vivere e la vita comoda. I suoi istinti sono impellenti, come delle radici essi captano, prendono, assorbono. Non mi piace parlare in termini psicologici, poiché non voglio mescolare certi discorsi con la mia concezione dell’astrologia, ma in questo caso dobbiamo veramente dire che il Toro è il tipo “orale” in pieno. I suoi impulsi sono tutti nell’azione di assorbire: succhiare, ingoiare, prendere. Il Toro è avido, non gli basta mai quello che possiede. Per questo motivo egli conosce la cupidigia. Il Toro è attaccato alla terra, alla materia, al concreto e conosce il valore dello sforzo, della fatica, del lavoro che associa al denaro e all’amore, amore per le cose, per i beni che ha paura di perdere, amore per il denaro, per il profitto. Avrai capito che il Toro è un materialista e un capitalista. (Attenzione! Ricordati che stiamo parlando del segno puro, non cadere nella solita trappola che ti farebbe sospettare che i tuoi amici del Toro sono solo dei materialisti!). Detto questo, è facile dedurne che questo segno ha una buona dose di possessività e quindi di…gelosia. Oltre alla cupidigia il Toro conosce la concupiscenza. E’ come se non potesse vivere senza assorbire tutto quello che lo avvicina, che siano oggetti o esseri viventi. Questo senso del possesso caratterizza anche il genitore Toro: il figlio è suo, guai a chi glielo tocca! Guai anche al figlio quando oserà uscire dal grembo materno…Ne uscirà difficilmente, poiché si sta bene nella famiglia “Toro”! L’uomo è un buon padre di famiglia, dà garanzia di sicurezza, tratta bene i suoi familiari ed sa anche essere tenero. La donna è una madre eccezionale, attenta al benessere dei figli, instaura con loro un rapporto di fiducia, di amicizia, di complicità, ma tende a soffocarli con mille eccessive attenzioni, creando inconsciamente un vero guscio protettivo. E quando i figli, cresciuti, fanno un passo fuori dal nido, sono dolori… Amore-possesso che non rispetta la libertà dell’altro.

Il bovino rumina, il nostro Toro rimugina. Altra caratteristica di questo segno che troveremo anche nel segno del Cancro. Il vissuto del Toro rimane impresso nella sua memoria come lo sono i solchi scavati dall’aratro nella terra. Il Toro, attraverso il presente, rimugina il passato, ci pensa e ci ripensa ancora e ne rivive tutte le sensazioni rimaste, poiché, lo abbiamo visto, la sua sensorialità è notevole. Così ci troviamo di fronte ad un individuo che non dimentica le emozioni. La ferita morale si cicatrizza ma non guarisce mai, torna a farsi sentire quando l’umore è adatto. La sua salute psichica dipende molto dal dominio che egli ha sulla sua mente. Il Toro può quindi rimanere a lungo nel rimorso, nel rancore ma può anche essere costante nell’amicizia, essere fedele in amore e rimanere attaccato alla famiglia, ai suoi ricordi d’infanzia, al suo villaggio natale. E’ una persona che ha dei principi e che agisce in conformità a questi principi, fedele alla sua parola, cosciente dei suoi diritti e dei suoi doveri, integro.

L’intelligenza del Toro è strettamente pratica. Non si tratta di un’intelligenza brillante, ma giudiziosa. E’ come se pensasse con le mani, sempre a contatto con il concreto, con la realtà. Anche in questo c’è lentezza ma c’è tanta efficacia. Il Toro è riflessivo, “rumina”. E’ lento ad imparare, ma si ricorda per tutta la vita quello che ha imparato. Ha una memoria d’elefante. Il pericolo della sua comprensione delle cose è che il suo senso della realtà è troppo spesso limitato alla percezione del lato utile. Il Toro non sa elaborare intellettualmente, egli si fida di più della convinzione interiore che ha acquisito attraverso delle sensazioni. Essenzialmente sente l’utilità che può procurargli una situazione, una persona, un gruppo di persone. Lui non analizza, lui sente… e può essere vittima dell’illusione dei suoi sensi.

Capirai facilmente che questo segno sottomesso ai suoi istinti possa essere violento. Rimane pacifico finché niente lo ecciti. Ma quando vede “rosso”, la collera che si scatena può essere devastatrice. E’ anche ovvio che fa parte dei segni che cambia di qualità se è del tipo “superiore” o del tipo “inferiore”. Del tipo superiore troviamo anche dei capi spirituali, del tipo inferiore degli assassini.

Il Toro ha una costituzione fisica molto forte, la sua fibre è eccezionale…La capacità di resistenza organica è talmente forte che ha molte possibilità di vivere centenario. E’ praticamente una forza della natura. La sua debolezza è che non vuole vedere i suoi limiti, quindi quando li supera, come la quercia che viene sradicata dalla tempesta, egli cade e si rialza difficilmente. Il suo tallone d’Achille è la lentezza dell’eliminazione, le scorie intossicano l’organismo: urea, acido urico, colesterolo, diabete. Tradizionalmente, la zona fragile del corpo è il collo, interno e esterno, gli organi della deglutizione, della parola, le ghiandole del collo e la sommità dei polmoni. Le malattie più correnti sono il mal di gola e la bronchite. Gli organi sessuali e le ghiandole endocrine sono sempre da tenere sotto controllo.

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