CAMPAGNA - Pastello di Flavio Zappitelli

18 maggio 2011

Camminare sul Fuoco

Nel lontano 1984 ebbi l’occasione di assistere da vicino alla esibizione televisiva di Larissa Vilenskaya che camminava sul fuoco. Ero rimasta stupita dalla facilità con la quale questa donna aveva superato la prova.
Forse nel 2011 non è più così spettacolare, dato che fa parte degli “esercizi” che devono fare certi aspiranti dirigenti in certi paesi…
Ma all’epoca era una novità in occidente!

Poco prima di esibirsi Larissa mi aveva concesso di starle vicina mentre si “preparava” ad affrontare gli 800° di brace ardente. Di preparazione visibile non c’è n’era. Notai solo che parlava molto. Per un solo minuto si mise a pregare in silenzio. Dopodiché mi disse che se avevo fede in Dio avrei potuto camminare anch’io sul fuoco. Rimasi perplessa. Il tempo passò e non mi lasciò l’agio di approfondire l’argomento.

Qualche tempo dopo mi giunse una circolare spedita da un tedesco sconosciuto che organizzava un seminario per camminare sul fuoco. Decisi di tentare l’esperimento. Avanti per l’avventura!

Era il 4 ottobre alle ore 21,45 sotto un chiaro di luna splendido…
Mi trovai davanti ad un letto di brace ardente lungo una dozzina di metri e caldo un po’ di più di 800°.
Senza esitazione camminai sul Fuoco con facilità, senza paura, senza sentire bruciore, provando dentro di me una calma sicurezza; il Fuoco mi era amico. Vivevo una vera iniziazione.

Che cosa era successo?

Premetto che non avevo preso nessuna droga (come usano quelli che si esibiscono in India, in Africa ecc…) Sono sicura di non essere stata ipnotizzata durante la preparazione psicologica della sera precedente. Avevo già una certa conoscenza delle tecniche mentali e le sapevo individuare. Quindi avevo tutta la mia coscienza e consapevolezza.

Il Maestro tedesco che ci guidava (in tedesco e in inglese) ci aveva avvertiti: “quando sarete davanti al fuoco sentirete se siete “pronti”. Se lo sarete camminerete sulla brace senza farvi male, se non lo sarete non riuscirete a fare il primo passo e se lo farete ugualmente rischiate di ustionarvi gravemente”. Non era molto rassicurante, anzi direi che era del tutto spaventoso. Dava voglia di scappare. Se per caso la mia mente mi giocasse lo scherzo di dirmi che ero pronta e non lo ero? Mi chiesi come avrei fatto a sapere veramente se ero “pronta” o no.

Ebbi la risposta solo davanti al Fuoco.
Infatti, solo in quel momento si ha la risposta con chiarezza e non dalla mente, ma da qualcos’altro che non svelerò, affinché possiate meditarci sopra. Come diceva Larissa, ha a che fare con “Dio”, ma io preferisco dire con la Forza Cosmica.

L’indomani, feci osservare i miei piedi ai miei allievi di yoga, che poterono constatare che, per aver camminato su più di 800°, i miei piedi erano in ottimo stato, senza graffi né ustioni.

Particolare interessante è che il giorno dopo uscirono una serie di macchie in punti ben precisi della pianta del piede. Essendo formata in riflessologia plantare conoscevo i punti specifici che reagivano ai massaggi. Osservando bene erano effettivamente gli stessi punti.

Una volta di più le leggi della Natura insegnano a metterci in sintonia con la grande Forza che esiste in tutto l’universo, ricordandoci che siamo parte del Tutto e che il Tutto si trova in ogni parte di noi.

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