CAMPAGNA - Pastello di Flavio Zappitelli

6 novembre 2007

I miei sogni

Non ero molto brillante a scuola, ero troppo sognatrice.
Volevo fare una carriera di ballerina. In effetti avevo iniziato la danza classica molto giovane e il mio insegnante aveva molte ambizioni per me, voleva fare di me una stella dell'Opera di Parigi.
Ma mio padre disse di no.
All'età di 15 anni smisi di ballare.
Poi, mi innamorò della medicina e decisi di diventare medico. Ma una insegnante di storia, che non vedeva oltre i suoi occhiali di zitella, convinse mio padre (e lui si lasciò convincere molto facilmente) che non ne sarei stata capace. All'età di 18 anni, dopo il baccalaureat di filosofia smisi di sognare. Mio padre mi assunse come impiegata tutto fare nella sua tipografia.
Avrei potuto dire di no, ma all'epoca, non sapevo affrontare l'autorità.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non è una storia felice, a quanto pare...Spero abbia trovato la serenità in quello che hai fatto e fai, benchè su tutto possano pesare quelle decisioni pesanti, non tue.