CAMPAGNA - Pastello di Flavio Zappitelli

1 dicembre 2012

Il perdono


Qualche tempo fa ho pubbicato una mia riflessione sul perdono citando una poesia di Babacar Khane che dice "dimenticare significa perdonare". 
Quando abbiamo calmato un dolore fisico non sentiamo più la parte che ci faceva soffrire. Lo abbiamo dimenticato. Se per caso ci ricordiamo che abbiamo avuto male, il corpo non ci ripropone questo dolore, perché non esiste più fisicamente.
Quando abbiamo calmato un dolore sentimentale non sentiamo più il dolore fisico, psichico e dell'anima che ha provocato. Lo abbiamo dimenticato. Ma se per caso ci ricordiamo di questa sofferenza, lo stesso dolore fisico riappare, la mente si riporta immediatamente alla sua causa, e l'anima di nuovo sanguina...
Il perdono non toglie la ferita.

Il y a quelques mois j'ai publié une de mes réflexions sur le pardon en citant une poésie de Babacar Khane qui dit "oublier c'est pardonner".
Quand nous calmons une douleur physique nous ne sentons plus la partie qui faisait souffrir. Nous l'oublions. Si par hasard nous nous souvenons que nous avons eu mal, le corps ne ressent plus cette douleur car elle n'existe plus physiquement.
Quand nous avons calmé une douleur sentimentale nous ne sentons plus la douleur physique, psychique et de l'âme qui l'a provoquée. Nous l'avons oubliée. 
Mais si par hasard nous nous souvenons de cette souffrance, la même douleur se fait sentir, le mental nous reporte immédiatement à sa cause et l'âme à nouveau saigne...
Le pardon n'efface par la blessure.

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