CAMPAGNA - Pastello di Flavio Zappitelli

6 giugno 2011

la mano materna

Quella sera
C’era tanta tristezza
nella sua voce.
I suoi occhi erano velati,
sull’orlo del pianto,
privi di sguardo.

L’aria si mosse,
era di primavera,
sfiorò il suo viso
come la mano
di una madre
lo fa per consolare.

Ricordò questo gesto,
e in un attimo
un’onda intensa
fatta di tenerezza
invase il suo cuore
e lo pacificò.

ho scritto questa poesia per lenire la tristezza...

1 commento:

Evelyne Disseau ha detto...
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